Il ritrovamento nel letto del Sile di reperti archeologici risalenti all'età del bronzo testimonia un'antica presenza umana a Casier ( Treviso ).
Fin dal primo Millennio a. C., l'importante via fluviale favorì il commercio tra le genti dell'entroterra veneto e la Laguna di Venezia, specialmente di materiali in bronzo ed in ferro (spade, pugnali, asce, elmi, falci, vasi, fibule, ecc.), di cui si conservano alcuni interessanti esemplari nel museo civico di Treviso.
Nell'alto medioevo (anno 710) sorse nel capoluogo di Casier il monastero benedettino dei SS. Pietro, Paolo e Teonisto, alle dipendenze dell'Abbazia di San Zeno di Verona.
Verso il mille, i signori da Casier (de Caserio), edificarono lungo il Sile la loro dimora-castello, anche per il controllo dell'intenso traffico commerciale sul fiume.
All'inizio del '900 erano ancora in funzione le "ruote" dei molini lungo il canale della Rogia (Roja), risalenti all'VIII secolo.
Secondo la tradizione, nell'area dell'antico monastero benedettino sorse la chiesa parrocchiale, che fu ricostruita nel Settecento sotto il protettorato della Commenda di S. Giovanni del Tempio di Treviso. Nel Sei e Settecento furono edificate nel capoluogo alcune ville ad opera di patrizi veneziani fra le quali possiamo ancora ammirare quelle dei nobili Barbaro e dei Franceschi-Rombo. Esse, con la chiesa parrocchiale, conservano ancora gioielli d'arte dell'epoca, sia di pittura che di scultura.
Anche la frazione di Dosson ( Treviso ) vanta antiche origini: un testamento dell'VIII secolo (anno 790) ci descrive il suo territorio già da allora abitato e coltivato; vi si nomina inoltre, una fornace per la produzione di laterizi. Sul finire del XI secolo, nacquero il monastero e la chiesa di San Vigilio (l'attuale è del Settecento), alle dipendenze dell'abbazia di S. Eustachio di Nervesa ( Treviso ), fondata dai Collalto, conti di Treviso.
Nel testamento del giudice trevigiano Pietro Arpo (anno 1331) si nomina un suo castellare in Dosson ( Treviso ). Alla metà del Seicento il barone veneziano Berlendis costruì il suo palazzo, dove sorge attualmente la villa De Reali-Canossa, circondata da un grande parco naturale. In questa villa si conservano ancora alcuni reperti di archeologia provenienti dagli scavi di Altino romana. In località "Le Grazie" di Dosson ( Treviso )sorge la settecentesca villa veneta dei nobili veneziani Contarini, con pregevoli affreschi e sculture marmoree.
Fin dal primo Millennio a. C., l'importante via fluviale favorì il commercio tra le genti dell'entroterra veneto e la Laguna di Venezia, specialmente di materiali in bronzo ed in ferro (spade, pugnali, asce, elmi, falci, vasi, fibule, ecc.), di cui si conservano alcuni interessanti esemplari nel museo civico di Treviso.
Nell'alto medioevo (anno 710) sorse nel capoluogo di Casier il monastero benedettino dei SS. Pietro, Paolo e Teonisto, alle dipendenze dell'Abbazia di San Zeno di Verona.
Verso il mille, i signori da Casier (de Caserio), edificarono lungo il Sile la loro dimora-castello, anche per il controllo dell'intenso traffico commerciale sul fiume.
All'inizio del '900 erano ancora in funzione le "ruote" dei molini lungo il canale della Rogia (Roja), risalenti all'VIII secolo.
Secondo la tradizione, nell'area dell'antico monastero benedettino sorse la chiesa parrocchiale, che fu ricostruita nel Settecento sotto il protettorato della Commenda di S. Giovanni del Tempio di Treviso. Nel Sei e Settecento furono edificate nel capoluogo alcune ville ad opera di patrizi veneziani fra le quali possiamo ancora ammirare quelle dei nobili Barbaro e dei Franceschi-Rombo. Esse, con la chiesa parrocchiale, conservano ancora gioielli d'arte dell'epoca, sia di pittura che di scultura.
Anche la frazione di Dosson ( Treviso ) vanta antiche origini: un testamento dell'VIII secolo (anno 790) ci descrive il suo territorio già da allora abitato e coltivato; vi si nomina inoltre, una fornace per la produzione di laterizi. Sul finire del XI secolo, nacquero il monastero e la chiesa di San Vigilio (l'attuale è del Settecento), alle dipendenze dell'abbazia di S. Eustachio di Nervesa ( Treviso ), fondata dai Collalto, conti di Treviso.
Nel testamento del giudice trevigiano Pietro Arpo (anno 1331) si nomina un suo castellare in Dosson ( Treviso ). Alla metà del Seicento il barone veneziano Berlendis costruì il suo palazzo, dove sorge attualmente la villa De Reali-Canossa, circondata da un grande parco naturale. In questa villa si conservano ancora alcuni reperti di archeologia provenienti dagli scavi di Altino romana. In località "Le Grazie" di Dosson ( Treviso )sorge la settecentesca villa veneta dei nobili veneziani Contarini, con pregevoli affreschi e sculture marmoree.
Attraverso la fusione delle due maggiori frazioni di Casier ( Treviso ) e di Dosson ( Treviso ), nonché con parte del
le Grazie e di Preganziol ( Treviso ), sul Terraglio, si costituì all'inizio dell'Ottocento (1 genn. 1819) il comune di Casier ( Treviso ) che conta una superficie di 13,46 kmq.
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